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- Gli ambienti, gli arredi e gli spostamenti
Per chi non sia soltanto in sovrappeso, ma sia francamente obeso, spostarsi rappresenta uno dei maggiori impegni. Non ci si rende conto quale sia la difficoltà che si incontra nei movimenti in queste condizioni: provate ad immaginare di avere il vostro amato figlio o nipotino sulle spalle per 24 ore; non resistereste a lungo.
Un uomo con molto spirito ed altrettanta mole affermò una volta che quando si alzava aveva la sensazione che le sue ossa si muovessero ma che il suo corpo non lo seguisse.
Di solito una persona notevolmente obesa, man mano che incontra difficoltà, tende ad isolarsi ed a strutturare la propria casa attenuando, per quanto possibile, i problemi circondandosi di arredi che rendono meno disagevole la quotidianità.
Se questo può risultare semplice in alcune cose, per altre, spesso non c'è rimedio. Come è facile constatare, nella maggior parte dei divani e delle poltrone l'altezza da terra è troppo bassa e la seduta troppo morbida, rendendo proibitivi i movimenti anche per una persona anziana. I grandi obesi in Italia sono quasi 2 milioni e le persone sopra i 60 anni sono più di 17 milioni. Le sedie, specie con i braccioli, risultano spesso troppo strette così come le sedie da giardino o le sdraio; un vero incubo! I costruttori dovrebbero considerare un'altezza ottimale di seduta ed adeguare i prodotti alle reali necessità oltre che ad una solidità strutturale che infonda la sicurezza di reggere il peso e permetta agevolmente di rialzarsi. I letti presentano strutture che nella maggior parte dei casi possono reggere grossi pesi, anche se nelle reti a doghe non è indicata la tolleranza al peso e, talvolta, capita che alcune si rompano. Nelle reti metalliche si può con il tempo deformare la struttura rendendo la posizione di riposo poco fisiologica. Analogo problema per i materassi con tanti tipi e troppa varietà di prezzi per permettere al profano una giusta scelta. Eppure il letto rappresenta il luogo dove si trascorre circa un terzo della nostra vita: per qualcuno anche di più!
Comunque, nel caso di evidenti difficoltà respiratorie è consigliabile porre i cuscini a spina di pesce per avere una comoda posizione di riposo. I letti singoli possono presentare difficoltà ad una corretta posizione e conseguenti spostamenti involontari durante il sonno, questo quando le dimensioni sono inferiori allo standard di 90 x 180 cm. I servizi igienici e la posizione degli stessi talvolta possono presentare fastidiose ed imbarazzanti limitazioni. In alcune case è stato necessario invertire il telaio delle porte per permettere un accesso agevole a persone di grosse dimensioni. Le dimensioni del wc e del bidet presentano spesso incongruenze scomode: sono troppo bassi o troppo stretti oppure sono posizionati troppo vicini. Le docce hanno piatti di 60 o 70 cm ed impediscono un accesso agevole quando presentino porte a soffietto o ante scorrevoli. Tutti questi elementi vanno tenuti presenti quando si ristruttura un appartamento. Negli Stati Uniti una rigida normativa impone a chiunque voglia ristrutturare, anche parzialmente, un'abitazione, norme severe che adeguino le strutture in relazione alle barriere architettoniche. Il grande obeso le incontra spesso nella propria casa e in quelle altrui o nei locali pubblici trovando pertanto scomodo e realmente difficile spostarsi da casa propria. Nei locali pubblici grazie alle norme che hanno imposto la creazione di servizi igienici idonei per i portatori di handicap ne risulta ovviamente agevole l'uso anche a chi non ne sia affetto ma necessiti solo di spazi più ampi; ma quanti sono i locali pubblici in regola? Provate a servirvene in un ristorante o bar qualsiasi. Gli standard edilizi dei luoghi pubblici prevedono talvolta aree di transito larghe solamente 60 cm.
Negli appartamenti le porte sono quasi totalmente con apertura a compasso con larghezza di 70 cm. per l'accesso nelle camere e solo di 60 cm. per l'accesso a bagni o stanzini. Attualmente nella fase di progettazione possono essere impiegate porte scorrevoli che rendono più agevole ed ampio il passaggio. Spostarsi è piuttosto difficile per centinaia di migliaia di persone che sono comunque obbligate a farlo. Per molti casi anche semplicemente entrare in ascensore può essere molto difficile o addirittura impossibile.
I costruttori potrebbero tenere presente che le ante scorrevoli ne agevolano l'uso, specie quando di un unico ascensore a servirsene sono più persone contemporaneamente.
Le scale, normalmente, sono composte da scalini alti circa 18 cm. con una pedata di circa 33 cm. ma addirittura negli ospedali non sono infrequenti scale con gradini a ventaglio con pedate che si stringono sino all'apice dei triangoli, senza strisce antiscivolo e con mancorrenti scomodissimi ed insicuri. Il grande obeso non ha una visione agevole dei propri piedi e si può trovare facilmente in situazioni di rischio. Enecessaria una riflessione che riteniamo sostanziale. Quando una popolazione è rappresentata per un terzo da anziani si potrebbero prevedere norme di costruzione più idonee per le abitazioni private e obbligatoriamente nelle strutture pubbliche. Vi sono stati casi in cui gli addetti alle ambulanze sono stati costretti a trasportare infermi su una sedia, non essendo possibile girare una barella nelle scale condominiali, o anche dover chiedere l'intervento dei vigili del fuoco per prelevare infermi gravi e di peso molto elevato.
Spostarsi può essere difficile anche per persone in sovrappeso. Analizziamo l'argomento dettagliatamente con onestà sociale. E' difficile servirsi dei mezzi pubblici, cosa purtroppo obbligatoria per moltissime persone. Negli affollati autobus non è facile salire o scendere per l'eccessiva altezza degli scalini e, una volta saliti, diviene difficile trovare una collocazione idonea. I sedili sono di norma larghi solo 40 cm. e quando non vi sia posto a sedere si incontrano notevoli difficoltà per l'eccessiva altezza degli appigli che, nei convulsi movimenti del traffico, fanno da perno di rotazione rendendone scomodo l'uso. I treni rappresentano per molti una delle barriere architettoniche più diffuse. Gli scalini presentano altezze da scalata ed i servizi igienici hanno difficoltà di accesso e spazi insufficienti ai movimenti. I moderni treni presentano ancora gravi malagevolezze nell'uso dei servizi igienici, soprattutto per la scomodissima posizione dei wc per chi abbia delle limitazioni. Nelle metropolitane, banche, uffici pubblici, mense etc. esiste il problema delle barriere rotanti per chi presenta grosse circonferenze corporee. I viaggi aerei propongono grosse problematiche di spazio specie in classe economica. La soluzione è rappresentata dall'acquisto di un biglietto di classe superiore o di due posti adiacenti, oppure dare imbarazzo ai compagni di viaggio.
E' auspicabile che le compagnie aeree prevedano delle soluzioni. Negli Stati Uniti, dove il sovrappeso interessa il 50% della popolazione e l'obesità di vario grado il 35%; le compagnie aeree si sono dimostrate sensibili aumentando di circa 7 cm. la lunghezza dei sedili. Anche per quanto riguarda l'uso dell'auto l'obeso trova enormi difficoltà: fino a pochi anni fa era costretto a servirsi esclusivamente di auto di grosse dimensioni con costi elevatissimi. Attualmente c'è una soluzione, grazie alla ricerca ergonomica che ha permesso la costruzione di auto più idonee a chi non abbia molta agilità.
E' un'avventura recarsi in un ristorante ove le incognite sono molteplici: sedie, bagni, spazio tra i tavoli, etc.
Cinema e teatri sono più prevedibili nelle loro limitazioni per le insufficienti poltrone, quasi tutte con 40 cm. di larghezza. Volendo esprimere una considerazione prettamente commerciale, si rimane stupiti di fronte ad una frenetica ricerca di un mercato che ignora le concrete e molteplici necessità di migliaia di persone, quindi potenziali clienti. La realtà è evidenziata dai dati ISTAT: in Italia è in sovrappeso metà dei maschi ed un terzo delle femmine. Sembra indispensabile che gli standards debbano essere modificati ovunque, in relazione ad una oggettività di massa, non creando comunque posti riservati a persone che sono e devono essere considerate sempre normali (art. 3 della costituzione). E' comunque incredibile come l'opinione pubblica non abbia notizia di iniziative di legge a tutela di centinaia di migliaia di cittadini di cui si vuole continuare a fingere di non conoscere l'esistenza e le necessità. Forse il problema è troppo vasto e complesso: può essere più comodo ignorarlo per non esserne travolti!
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